Articoli con tag Richard Ford

Morire

“Io credo che sia solo questione di spazio […]. A un certo punto devi semplicemente uscire dal cinema in modo che la gente che  viene dopo possa vedere il film”.

Richard Ford, Tutto potrebbe andare molto peggio, p. 153

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Amore

L’amore […] era una lunga serie di domande insignificanti senza le cui risposte non potevi vivere.

Richard Ford, Dominion, in “Infiniti peccati”, p.148

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Romanzi

I romanzi gli piacevano perché trattavano dell’incommensurabile, delle cose che non si potevano esprimere in nessun altro modo.

Richard Ford, Tempo prezioso, in “Infiniti peccati”, p. 113

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Matrimonio

… il matrimonio era solo una lunga serie di scoperte su se stesso alla fine della quale, to’, ecco un’altra persona che non ti conosce molto bene.

Richard Ford, Richiami, in “Infiniti peccati”, p.93

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Insoddisfazione

Naturalmente ero felice di essere lì […] Ero convinto , però, che questa doveva essere solo una versione della cosa vera – andare a caccia di anatre con tuo padre e una guida – e che ogni volta che ci fossi andato, anche nelle circostanze più perfette, ci sarebbe sempre stato qualcosa d’imperfetto che ti avrebbe lasciato un’impressione non completamente buona. Il trucco consisteva nel fare il callo a questa impressione, per non rischiare di perdere quel po’ di vera felicità che c’era.

[vedi: https://eziotarantino.wordpress.com/2011/11/06/eterna-insoddisfazione/]

Richard Ford, Richiami, in “Infiniti peccati”, p.54

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Sopravvivere

Qualche anno dopo, all’università, lessi che il grande critico Ruskin aveva scritto che la composizione è l’ordinamento di cose diseguali. Il che significa che tocca al compositore determinare cosa è uguale a cosa, e cos’è più importante, e cosa si può mettere da parte mentre la vita va avanti veloce come una freccia. [p. 29]

Quello che so è che nella vita hai migliori probabilità – di sopravvivere – se sopporti bene le sconfitte; se riesci a non diventare cinico nel corso di questo processo; se riesci a subordinare, come indicava Ruskin, a mantenere le proporzioni, a collegare le cose disuguali in in intero che protegga quanto c’è di buono, anche se bisogna riconoscere che spesso il buono non è semplice da trovare. [p. 421]

Richard Ford, Canada, p. 29 e 421

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Come va il mondo

Le cose accadono quando le persone non stanno al loro posto, e il mondo va avanti e indietro in base a questo principio.

Richard Ford, Canada, p. 386

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Scrittori

Gli scrittori – tutti gli scrittori – hanno bisogno di appartenere a qualche cosa. Solo gli scrittori veri – purtroppo – fanno parte di un club che ha soltanto un membro.

Richard Ford, The sportwriter, p. 357

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La cosa giusta da fare

Mi rendevo conto che a volte si possono conoscere le parole senza riuscire a metterle in relazione con la vita. Ma se uno ci riesce, bene, questo la dice lunga su di lui. E io non sapevo se avevo abbastanza buon senso e neanche esattamente cos’era giusto e cos’era sbagliato. Anche se, pensavo, devono esserci delle situazioni in cui non è dato sapere qual è la cosa giusta da fare, così come ce ne sono altre in cui la cosa giusta da fare neanche esiste. ”Limbo” era la parola che aveva usato mia madre ed era lì che mi trovavo ora — in un limbo, in mezzo alle preoccupazioni degli altri e con solo le mie, di preoccupazioni, come guida.

Richard Ford, Incendi, p. 124

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Innamorarsi (riempire un vuoto)

“Non è tanto che non si può dire di no a un altro, o che un uomo è troppo bello” disse mia madre, lo sguardo ancora fisso fuori della finestra. “È che non si può dire di no a se stessi. È un vuoto da riempire in noi, non in qualcun altro. Per me almeno questo è chiaro.”

Richard Ford, Incendi, p. 117

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